Conferenza stampa lunedì 31 ottobre

LIVORNO DELLE DIVERSITA’ è una associazione nata nel 2014, titolare del sito www.livornodellediversta.eu nel quale si trovano il suo manifesto costitutivo, i suoi promotori, i suoi aderenti ed altre notizie. L’obiettivo di Livorno delle diversità è illustrare la diversità quotidiana quale condizione essenziale per convivere. Ciò all’insegna delle regole della laicità istituzionale, che sperimentalmente costituisce il solo metodo per garantire la piena uguaglianze dei cittadini nei diritti e nelle relazioni interpersonali,

Nella primavera del 2015, Livorno delle Diversità ha presentato all’Autorità Portuale la richiesta per ottenere in Porto un luogo ove richiamare di continuo una condizione di vita modellata sulla diversità del cittadini, appunto nel segno, al passar dei secoli, della laicità istituzionale. Dopo circa 18 mesi, la concessione è stata rilasciata e riguarda l’occupazione dell’Area Demaniale nel Porto di Livorno corrispondente alla banchina degli Scali Cialdini adiacente al ponte dei Francesi, porta d’ingresso al Porto Mediceo , individuata al Catasto Terreni di Livorno al Foglio 16 Z part. 7071.

Livorno delle Diversità intende arredare tale area per realizzarvi una forte valenza simbolica espressiva dei principio della diversità alla base delle relazioni nel Porto di Livorno e in città, nel quadro di una continua attenzione per il mondo circostante. L’area in concessione è assai visibile da parte di chi percorra a piedi od in bicicletta gli itinerari che vanno ad incrociarsi su di essa (l’ingresso al porto mediceo e la passeggiata lungomare che nel centro storico della città procede dalla zona dello Scalo Regio, fino a Palazzo Orlando e ancora verso sud). Una simile posizione baricentrica rispetto al sistema ” porto mediceo-centro storico” appare particolarmente adatta per insediarvi un piccolo parco urbano che sviluppi tale valenza simbolica, coniugando la tipologia demaniale della banchina, con i richiami alla convivenza tra diversi e con l’agevole fruibilità del luogo da parte di coloro che, in via occasionale o stanziale, si trovano a vivere la realtà del Porto Mediceo.

Al fine di definire il modo per arredare l’area in concessione secondo l’obiettivo sociale, Livorno delle Diversità ha predisposto un Bando di conccrso – la cui versione definitiva verrà redatta con la collaborazione delll’Ordine degli Architetti che lo sta attualmente valutando – che verrà lanciato entro qualche settimana e in ogni caso prima del prossimo Natale.

 

All’indomani della Festa

Nel dopocena di Giovedì 14 maggio, si è svolta con successo la Festa di Livorno delle Diversità. Vi hanno partecipato oltre 150 persone che, durante le due ore e mezzo della serata, hanno  applaudito molto spesso i cabarettisti Alessia Cespuglio, Michele Crestacci, Paola Pasqui nonché i complessi musicali Liv Charcot e Stato Brado.

Oltre al richiamo del significato della Festa fatto in apertura dalla Cespuglio, durante l’intervallo è stato distribuito nei locali del Teatro delle Commedie il depliant di Livorno delle Diversità contenente il Manifesto programmatico e la lettera inviata all’Autorità Portuale (il depliant è visibile su questo sito nella rubrica Attività in corso).

Comunicato Stampa del 19 marzo 2015

L’associazione LIVORNO DELLE DIVERSITA’  ha consegnato all’Autorità Portuale la richiesta di concessione di un’area demaniale sul Porto  al fine di realizzarvi a sue spese un luogo che, in chiave simbolica, costituisca un richiamo costante al senso profondo della convivenza operosa tra individui di ogni etnia e cultura, concordi nel determinato rifiuto di ogni superiorità identitaria di stampo fondamentalista.

Scrive l’associazione che il riconoscimento e il  rispetto della diversità costituisce la condizione essenziale per accogliere ed alimentare relazioni nel porto di Livorno. Il che, secondo la tradizione della città, si è tradotto nei secoli  nella laicità istituzionale, il solo metodo per garantire la piena uguaglianza dei cittadini nei diritti e le relazioni interpersonali tra credenti e non credenti.

La concessione è richiesta per l’area demaniale del Porto di Livorno tra la spalla del Ponte dei Francesi e la scala che scende al livello dell’acqua, che è libera da concessioni e non è assoggettata a servitù di passo. La zona è stata scelta per la agevole  visibilità da parte di chi percorra a piedi od in bicicletta gli itinerari in posizione baricentrica rispetto al sistema “porto mediceo-centro storico” ed appare adatta per essere fruita da parte  di chi, in via occasionale o stanziale, si trova a vivere la realtà del Porto Mediceo.

Oggi, tale richiesta coincide con la tragedia del museo di Tunisi. E’ un caso, eppure costituisce l’ennesimo chiaro ammonimento del fatto che diffondere il rispetto delle diversità nei rapporti interni ed internazionali è il solo modo efficace per attivare la vita feconda di cittadini liberi, che i fondamentalismi insidiano in molti paesi del Mediterraneo.

Livorno 19 marzo 2014

Riunione dei Promotori del 26 gennaio ’15

I Promotori di Livorno delle Diversità, riuniti il 26 gennaio 2105, hanno deciso l’ubicazione  nel  Porto di Livorno del luogo  di cui chiedere la concessione d’uso all’Autorità Portuale. Serve a farne il luogo e il manufatto simbolici che costituiscano un richiamo costante al senso profondo della diversità quale condizione di vita per l’accogliere e per l’intessere relazioni a Livorno. Entro i primi di febbraio sarà pertanto consegnata tale richiesta tramite una raccomandata a mano.

I Promotori hanno anche deciso di prendere contatti con l’Amministrazione del Comune di Livorno affinché, una volta ottenuta la concessione, tale luogo possa rientrare in una prospettiva più ampia di siti attrezzati  – a terra, dallo Scalo Regio al Palazzo Orlando, e in mare, sulla Diga Curvilinea – per potenziare il richiamo verso i cittadini e verso chi entra nel porto sul fondamentale valore della diversità a Livorno.

Infine   nelle settimane prossime i Promotori  esploreranno possibili  iniziative pubbliche di varia natura tese a suscitare una attenzione diffusa sul progetto Livorno delle diversità.